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MEAI, un nuovo psicoattivo antiobesità
Dall'essere ubriachi senza bere alcol, a mangiare senza ingrassare
Questa settimana affronterò una molecola di cui ancora non ho mai parlato, la 5-methoxy-2-aminoindane, detta amichevolmente MEAI.
Si tratta di un composto psicoattivo che produce moderati effetti euforici simili a quelli dell'alcol. Non si sa molto sul suo meccanismo di azione, ma si sa che interagisce con multipli recettori (della serotonina - 5-HT1a e 5-HT2a - adrenergici - α2A, α2B, α2C - e con i trasportatori di membrana della dopamina, della serotonina e della norepinefrina). Cosa particolare è che contemporaneamente riduce la voglia di consumare alcol. Si è quindi iniziato a studiarla per il trattamento della dipendenza e la Clearmind Medicine è pronta per uno studio di fase I/IIa per valutare la sua formulazione di MEAI (chiamata CMND-100) proprio nella dipendenza da alcol.
In generale, MEAI è stata definita un “binge behavior regulator”, che tradotto in malo modo vorrebbe dire un regolatore di comportamenti da abbuffata, infatti non solo è studiata nell'alcolismo, ma si è iniziato a valutarne gli effetti anche sull'obesità.
In questo articolo sono stati somministrati 40 mg/kg al giorno di MEAI in topi obesi e i risultati sono stati molto molto interessanti.
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Sia una somministrazione acuta che cronica di MEAI è in grado di modulare il bilancio energetico e il metabolismo, tramite una normalizzazione del comportamento alimentare ed un miglioramento nell'attività fisica.
L'aumento di peso è significativamente ridotto, così come l'adiposità, pur mantenendo costante la massa magra; questo indipendentemente dalla quantità di cibo ingerito, del tipo che mangi ma non ingrassi, un sogno irraggiungibile. I topini trattati, curiosamente, hanno passato meno tempo di fronte al dispenser del cibo.
MEAI si è dimostrata efficace nel ridurre l'ipoglicemia, l'intolleranza al glucosio e l'iperinsulinemia, sottolineando il suo potenziale terapeutico nella regolazione del metabolismo del glucosio. Infatti, in seguito alla somministrazione della molecola, i topi hanno diminuito la loro preferenza per il pasto di saccarosio (zucchero). Qualcuno ha detto che gli psichedelici potrebbero diventare dei farmaci per il diabete? Sì, in effetti, ne ho parlato qui qualche tempo fa.
MEAI riduce anche la steatosi epatica tramite una evidente riduzione dell'accumulo di lipidi a livello del fegato, insieme a una riduzione nei livelli di trigliceridi e colesterolo. Questo potrebbe essere un dato particolarmente importante per studiare un eventuale trattamento della malattia epatica associata a disfunzione metabolica. Recentemente ho parlato anche dell'utilizzo della psilocibina nel fegato steatosico, puoi recuperare la newsletter qui.
Quindi MEAI si propone, per lo meno a livello preclinico, come una nuova opzione terapeutica nell'obesità e nei vari disturbi metabolici ad essa correlati.
Una pecca dello studio è che sono stati utilizzati solamente topi maschi. Questo è un grande difetto, considerata l'importanza del sistema endocrino e degli ormoni nella gestione del peso e nella distribuzione di grasso nel corpo. C'è però tempo per recuperare con studi futuri.
Alla prossima! 😎
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