Psilocibina e diabete

Come la psilocibina modula le cellule beta pancreatiche

Oggi sono molto contenta nel portarti questo articolo, dove si valuta l’impatto della psilocibina nella possibile gestione del diabete.

Si tratta di uno studio parecchio classico, niente alterazioni nello stato di coscienza o dissoluzione dell’ego, nessuna psicoterapia e zero sciamani amazzonici: si parla di cellule, pure e semplici, senza fronzoli.
Sarà che mi occupo di cellule tutti i giorni, ma il lavoro di Gojani et al. mi è piaciuto particolarmente.

Si parte dal presupposto che la serotonina è un modulatore della crescita delle cellule beta pancreatiche e del rilascio di insulina.
Sappiamo anche che gli psichedelici classici, psilocibina inclusa, si legano ai recettori della serotonina a livello cerebrale. Cosa succede però a livello dei recettori della serotonina distribuiti in periferia, per esempio a livello del pancreas?

È stata coltivata una particolare linea di cellule specifiche per lo studio del rilascio di insulina, e alcune di queste cellule sono state trattate con psilocibina.
La coltura è stata poi inserita in un ambiente ricco di glucosio e ricco di lipidi.

Prima di passare ai risultati cerchiamo di capire come mai sono stati fatti questi passaggi e quale fosse effettivamente lo scopo dello studio, perché chiaramente da una cellula alla cura del diabete ci corre un universo intero.

Non starò a dilungarmi sulla fisiopatologia del diabete, ma per comprendere cosa hanno scoperto Gojani et al. è importante sapere che:

  • le cellule beta pancreatiche (quelle che rilasciano insulina quando aumenta la glicemia nel sangue), in seguito a stress prolungati e ripetuti come per esempio eccesso di glucosio e lipidi, possono andare incontro a dedifferenziazione, perdendo le loro caratteristiche genetiche principali ed andando così ad alterare la secrezione di insulina;

  • inoltre, quando l’ambiente in cui si trova la cellula diventa tossico (quando per esempio i livelli di glucosio e lipidi sono troppo alti), la cellula può andare incontro ad apoptosi, ossia muore.

Tutto ciò fa parte dei meccanismi di sviluppo del diabete.

La psilocibina ha dimostrato avere effetti protettivi sulle cellule immerse in un ambiente ostile come quello con alti livelli di glucosio e lipidi.
Infatti, la psilocibina diminuisce l’apoptosi e migliora e la sopravvivenza cellulare andando a modificare l’espressione genetica delle cellule stesse, ossia promuovendo l’espressione di geni anti-apoptotici.

Tuttavia, è stato visto che la psilocibina non va a ripristinare un’adeguata secrezione di insulina in presenza di glucosio, non va quindi a riparare cellule già malfunzionanti.

Non è stato capito con chiarezza come la psilocibina modula la dedifferenziazione delle cellule beta pancreatiche.
Da un lato è stata vista una cosa un po’ paradossale, dato che alcuni marcatori di dedifferenziazione sono aumentati: in pratica la psilocibina va a modificare le cellule in modo tale da renderle meno simili possibili alle beta pancreatiche, e in questo modo riescono a sopravvivere agli alti livelli di glucosio e lipidi che altrimenti sarebbero tossici (se io sono Superman e il mio punto debole è la criptonite, se mi trasformo e non assomiglio più a Superman riuscirò a sopravvivere anche alla criptonite).
Dall’altro lato, però, la psilocibina va a diminuire l’espressione di alcuni geni che invece sono aumentati nel diabete.

Questi meccanismi, soprattutto gli ultimi, necessitano di ulteriori studi ed approfondimenti, per cercare di capire meglio come la psilocibina può modulare l’espressione del diabete e come può eventualmente essere impiegata nel suo trattamento.

Uno studio di questo tipo, anche se estremamente lontano dalla clinica quotidiana, è comunque molto importante, perché permette di iniziare a riflettere sul possibile utilizzo degli psichedelici in situazioni esterne al sistema nervoso e alle patologie psichiatriche.
Alla fine farmaci molto famosi come l’aspirina derivano da una pianta, la prossima cura per il diabete potrebbe benissimo essere un fungo.

Alla prossima! 😎 

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