Infusione di DMT su misura

Gestire e modulare l'esperienza psichedelica con precisione

Il prossimo 29 gennaio parteciperò al webinar “Cure psichedeliche nel fine vita”.
Puoi trovare tutte le info per seguire o recuperare l’intervento online a questo link.

Se per caso sei di Firenze o dintorni, sabato 1 febbraio non perderti questo evento!

Ci vediamo lì 😉 

Oggi ti porto un interessante approfondimento sulla farmacocinetica della DMT.
Già nel 2023 era uscito un articolo fondamentale su questo argomento (che puoi recuperare qui), e con questo nuovo studio di Erne et al. si vanno ad aggiungere ulteriori importanti informazioni su come utilizzare al meglio la DMT per future ricerche.

Nello specifico sono stati valutati i vari effetti di un’infusione continua di DMT per 120 minuti in 22 soggetti sani a differenti dosaggi:

  • 0,6 mg/min;

  • 1,2 mg/min;

  • 1,8 mg/min;

  • 2,4 mg/min;

  • placebo;

  • titolazione autonoma da parte della persona che riceve l’infusione (decido io come modulare la mia esperienza, mi somministro più o meno DMT a seconda di come butta il trip, una cosa piuttosto figa).

Si sapeva già che un bolo iniziale di DMT genera ansia perché gli effetti salgono in maniera repentina e chi riceve l’infusione può sentirsi travolgere dal trip. Partendo lentamente con un’infusione continua, invece, gli effetti sono stati accolti con più serenità ed il picco è stato comunque raggiunto in tempi rapidi, giusto 20-30 minuti.

Tra i diversi dosaggi di infusione è stato visto che gli effetti “positivi” raggiungono un tetto massimo con 1,8 mg/min, mentre salendo a 2,4 mg/min gli effetti iniziano ad essere percepiti come “negativi” dal soggetto, con ansia e paura, tanto che alcuni partecipanti hanno chiesto di stoppare l’infusione proprio perché l’esperienza stava diventando troppo intensa ed opprimente.
Una nota favorevole è che una volta interrotta la somministrazione lo stato mentale torna a normalità in tempi molto brevi, mostrando un’emivita iniziale di solo 6,3-7,1 minuti (a seconda del dosaggio iniziale), un vantaggio notevole rispetto all’utilizzo di altri psichedelici che invece hanno durata d’azione di tante ore senza molte opzioni di interruzione.

Per quanto riguarda gli effetti fisiologici della DMT, è stato visto che, in maniera proporzionale al dosaggio:

  • aumenta i livelli di cortisolo e prolattina;

  • non aumenta il BDNF;

  • non altera i livelli di ossitocina (al contrario di LSD e mescalina).

Altra cosa interessante è stata che con il dosaggio da 0,6 mg/min gli effetti sono stati minimi, tanto che un’infusione di questo tipo potrebbe essere utilizzata in futuro per rappresentare il braccio placebo di un eventuale trial.

Ma guardiamo ora cosa è successo quando il volante è passato ai partecipanti, e come si sono comportati tra accelerazione e freno nella auto-somministrazione di DMT.
Tendenzialmente ci sono andati giù pesante, se la sono goduta, preferendo dosaggi che si aggiravano intorno a 1,8 mg/min, quindi sul tetto massimo degli effetti percepiti come positivi, scansando quelli negativi di dosaggi superiori.
C’è da dire che questa è stata l’ultima infusione, i partecipanti sapevano già molto bene cosa sarebbe successo, e quindi forse c’è stato anche un bias nell’aspettativa.
La cosa particolare è che la percezione della paura e dell’ansia sono state inferiori, anche quando i dosaggi erano quelli che prima provocavano malessere: il fatto di avere il controllo della situazione, permette di utilizzare dosi più alte con ben in mente la rassicurazione di poter interrompere a proprio piacimento quando butta male.

Tutte queste bellissime informazioni vanno ad aggiungersi a quello che già era stato scoperto sulla farmacocinetica della DMT, indirizzando questa molecola come ottimo candidato per una medicina psichedelica di precisione, in cui l’esperienza è tarata sulle singole esigenze del paziente e dinamica nell’adattarsi alle modifiche dell’esperienza in tempo reale.

Alla prossima! 😎 

Partecipa al cambiamento

Se non l’hai già fatto, ti invito a sostenere queste due importanti iniziative di raccolta firme:

  • PsychedeliCare: un’Iniziativa dei Cittadini Europei per promuovere la ricerca e l’uso medico degli psichedelici nella salute mentale. 👉 Firma qui

  • Terapie psichedeliche per il fine vita: una petizione italiana per consentire l’uso degli psichedelici nelle cure palliative e terminali. 👉 Firma qui

Puoi approfondire queste due iniziative leggendo questa mia precedente newsletter.

Ogni firma è importante per contribuire a un futuro più compassionevole e innovativo nella salute mentale e nelle cure palliative.

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