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La voce del paziente
Traccia 3
Voglio segnalare un’iniziativa che credo rappresenti al meglio lo spirito de La voce del paziente. Si tratta di Psychedelic Lived Experiences Summit, un evento online gratuito ideato da Pedram Dara, con cui ho avuto il piacere di scambiare qualche idea negli ultimi mesi.
Il summit si terrà dal 21 al 23 novembre e sarà interamente dedicato alle esperienze vissute dai pazienti, quelle che troppo spesso restano ai margini delle conferenze, dei paper accademici e dei processi regolatori. L’obiettivo è ribaltare la prospettiva e chiedersi, finalmente, cosa potrebbe imparare la scienza clinica se cominciasse davvero ad ascoltare le persone a cui questi trattamenti sono destinati.
Attraverso tre giorni di incontri, interviste e sessioni interattive, l’evento porterà in primo piano la complessità delle esperienze psichedeliche, dal beneficio alla difficoltà, dall’euforia alla vulnerabilità. È un invito a superare la narrativa del “miracolo terapeutico” e ad aprire uno spazio di confronto autentico, critico e rispettoso.
È anche per questo che nasce La voce del paziente: per dare spazio a chi ha vissuto in prima persona ciò di cui, troppo spesso, si parla solo in astratto.
Con questo spirito, introduco oggi la terza traccia (puoi recuperare le precedenti qua), presentata anche stavolta dal Dott. Fabio Villa, che ci accompagna in un nuovo racconto di esperienza, cura e complessità.
Santiago è un giovane che seguo da un anno circa, in ragione di un Disturbo Ossessivo-Compulsivo con un grave impatto sulla sua capacità di apprezzare ed investire la quotidianità.
Una struttura cognitiva ed emozionale di tipo ADHD lo obbliga ad un’iperattività mentale e fisica, che esita in una profonda stanchezza ed in un esaurimento psichico ciclico.
Ha vissuto un lutto importante: la madre morta di cancro durante la sua adolescenza.
È una persona certamente brillante e cartesiana, tende ad intellettualizzare e razionalizzare tutto. Il risultato è la disconnessione difensiva dalla sfera emozionale. Il tema del controllo di sé è ricorrente.
Il testo riportato è stato scritto autonomamente nei giorni seguenti la seconda seduta di PAP, realizzata con 25 mg di psilocibina.
La prima aveva prodotto un riavvicinamento alla sua affettività. L’esperienza era stata caratterizzata da una sensazione di solitudine, senza risultati clinici significativi.
Quali sono i cambiamenti più concreti che hai notato dopo l’esperienza? Anche piccoli: nei pensieri, nel corpo, nelle relazioni, nelle abitudini quotidiane...
Ho notato un cambiamento nel mio approccio mentale: i miei pensieri sono diventati più ampi e sinceri, con meno autoinganni. Sono più disposto ad affrontare i miei pensieri con franchezza, senza evitarli, e ad approfondire anche quelli più scomodi. Questo mi ha portato a un rapporto più diretto e onesto con me stesso.
C’è qualcosa che hai vissuto durante l’esperienza che ti accompagna ancora oggi? Un’immagine, una sensazione, un’intuizione, un modo diverso di sentire o guardare le cose…
Durante l’esperienza, è emerso il mantra “Il coraggio è l’amore di Dio”.
Questa frase continua ad accompagnarmi, ricordandomi che il coraggio è ciò che mi permette di esplorare la mia mente e il mondo intorno a me, proteggendo e valorizzando la mia essenza materiale e spirituale. È diventato un punto di riferimento nel mio modo di guardare la vita.
Se dovessi spiegare a qualcuno che non ha mai vissuto niente di simile in che modo quest’esperienza ti ha aiutato, cosa diresti? Senza tecnicismi, a parole tue.
Direi che l’esperienza mi ha messo di fronte alle parti di me che tendevo a nascondere, spingendomi ad affrontarle senza paura, in modo naturale e sincero.
È stato come togliere dei filtri, permettendomi di vedere le cose con maggiore chiarezza e di conoscermi più a fondo.
-Santiago
Un ringraziamento sincero a Fabio, per aver condiviso ancora una volta la sua esperienza clinica, e a Santiago per la disponibilità e la fiducia con cui ha scelto di raccontarsi.
Alla prossima! 😎
Partecipa al cambiamento
Se non l’hai già fatto, ti invito a sostenere queste due importanti iniziative di raccolta firme:
Puoi approfondire queste due iniziative leggendo questa mia precedente newsletter.
Ogni firma è importante per contribuire a un futuro più compassionevole e innovativo nella salute mentale e nelle cure palliative.
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