MDMA racemica, S-MDMA e R-MDMA

Effetti e differenze

C’è voglia di affrontare questo settembre? Per quanto mi riguarda, no 😆 
Eccoci comunque qua con un nuovo articolo da approfondire, stavolta sulle differenze tra gli effetti della MDMA racemica, e i suoi due enantiomeri, la S-MDMA e la R-MDMA.

Così come la ketamina racemica e il suo più famoso enantiomero S-ketamina, anche l’MDMA è costituita da una parte destrogira (R) e una levogira (S).
Dopo multipli studi su cavie animali per capire le differenze negli effetti delle varie molecole, per la prima volta Straumann et al. hanno somministrato a 24 soggetti sani 125mg di MDMA racemica, 125mg di S-MDMA, 125mg di R-MDMA, 250mg di R-MDMA e placebo. La scelta di studiare un doppio dosaggio della forma destrogira dipende dal fatto che nelle ricerche precliniche la R-MDMA aveva dimostrato potenza minore rispetto alla S-MDMA allo stesso dosaggio.

Prima di passare ai risultati, una perla di curiosità che ha dato uno sprint in più a questo articolo; gli autori ci tengono a precisare un dato fondamentale: nei giorni di somministrazione, la colazione per i partecipanti consisteva in due croissants. Una informazione davvero inestimabile 🤣 io non avrei potuto partecipare perché sono altamente intollerante al lattosio (opzione cornetto vegano?).

Vediamo quindi che cosa è venuto fuori.
Per prima cosa, i partecipanti non si sono accorti della differenza tra forma racemica, levogira e destrogira.
Da un punto di vista della farmacocinetica, la R-MDMA viene eliminata dall’organismo con molta più lentezza della S-MDMA, 12 ore rispetto a 4.

Contrariamente a quello che si credeva, la R-MDMA non ha prodotto effetti psichedelici maggiori rispetto alla S-MDMA.

La S-MDMA, in generale, è “peggiore”, nel senso che produce più effetti negativi, alterazioni visive, sinestesie, aumenta la pressione arteriosa e la temperatura corporea, il cortisolo e la prolattina, ed è l’unica che ha causato sintomi depressivi nei giorni successivi alla somministrazione. In sostanza ti senti più “fatto” e da studi preclinici la forma levogira è quella che induce il maggior effetto di dipendenza dalla sostanza.

Nonostante la semplicità di questo studio, i risultati si sono rivelati comunque molto utili, e si può dire che la R-MDMA è tendenzialmente più sicura e gestibile della S-MDMA e della MDMA racemica, pur mantenendo gli effetti positivi.
Le aziende farmaceutiche non hanno di certo perso tempo e si sono mosse con largo anticipo: la atai Life Science ha già concluso il suo studio di fase 1 con la propria formulazione di R-MDMA, chiamata EMP-01 (qui un post riassuntivo di qualche mese fa).

Alla prossima! 😎 

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